
Le cripto-attività sono rappresentazioni digitali di valore o diritti che stanno diventando sempre più popolari tra gli investitori italiani. Queste includono cripto-valute come Bitcoin ed Ether, oltre a token utilizzati per scopi specifici. In questo articolo, esploreremo come gestire fiscalmente le cripto-attività in Italia, comprese le strategie per ridurre l’imposizione fiscale.
Cos’è una Cripto-attività?
Le cripto-attività sono gestite tramite tecnologia blockchain e possono essere detenute in wallet digitali o su piattaforme di scambio. Non rientrano tra gli strumenti finanziari tradizionali, ma sono soggette a regolamentazioni specifiche.
Tassazione delle Cripto-attività in Italia
A partire dal 2025, le plusvalenze derivanti dalla compravendita di cripto-attività sono soggette a imposizione fiscale, indipendentemente dall’importo. L’aliquota applicata è del 26% fino al 31 dicembre 2025, mentre dal 1° gennaio 2026 aumenterà al 33%.
Dichiarazione dei Redditi
Per dichiarare le cripto-attività nella dichiarazione dei redditi, è necessario compilare due sezioni del Modello Redditi PF:
- Quadro RT: Per i redditi diversi, dove vanno dichiarate le plusvalenze derivanti dalle cripto-attività.
- Quadro RW: Per il monitoraggio fiscale, dove vanno indicate tutte le cripto-attività detenute, indipendentemente dal reddito prodotto. È necessario compilare un rigo separato per ogni portafoglio o conto digitale.
Dati Necessari per la Dichiarazione
Per compilare correttamente la dichiarazione, è necessario fornire i seguenti dati al vostro consulente:
- Date delle transazioni
- Criptovalute coinvolte
- Tipo di transazione (acquisto, vendita, scambio)
- Importi coinvolti
- Valore delle transazioni in EUR
- Guadagni o perdite derivanti dalle transazioni
Scambi tra Cripto-attività
Secondo la normativa italiana, lo scambio tra cripto-attività aventi uguali caratteristiche e funzioni non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante. Ciò significa che se si scambiano criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, che svolgono la stessa funzione economica, non si generano plusvalenze o minusvalenze tassabili.
Confronto con gli ETF/ETN
Gli ETF e gli ETN armonizzati, come quelli conformi alla normativa UCITS, sono tassati al 26% per le plusvalenze e i dividendi. Questo differisce dalla tassazione delle cripto-attività, che dal 2026 sarà del 33%. Pertanto, gli investitori potrebbero considerare gli ETF/ETN come alternativa per ridurre l’imposizione fiscale.
Strategie per Ridurre l’Imposizione
Per ridurre l’imposizione fiscale, ecco alcune strategie utili:
- Detenere le Cripto-attività: Non vendere le cripto-attività se non necessario, poiché le plusvalenze non realizzate non sono tassabili.
- Utilizzare le Perdite: Le perdite da cripto-attività possono essere dedotte dai guadagni e portate avanti per fino a cinque anni.
- Rivalutazione delle Cripto-attività: È possibile pagare un’imposta sostitutiva del 18% sul valore delle cripto-attività al 1° gennaio 2025, riducendo così le plusvalenze tassabili in futuro.
- Flat Tax per Nuovi Residenti: L’Italia offre incentivi fiscali ai nuovi residenti, compresi coloro che investono in criptovalute, con una flat tax sul reddito estero.
- Vendita e Riacquisto a Inizio Anno: Una strategia potrebbe essere quella di vendere le cripto-attività a fine anno e riacquistarle all’inizio dell’anno successivo. Questo permette di pagare l’imposta del 26% sulle plusvalenze realizzate nel corso dell’anno, evitando di pagare l’aliquota più alta prevista per il futuro. Tuttavia, è importante considerare che questa strategia potrebbe essere soggetta a verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate per evitare abusi fiscali.
Imposta di Bollo
Inoltre, è prevista un’imposta di bollo dello 0,2% sul valore delle criptovalute detenute. Questa imposta si applica a tutti i residenti fiscali italiani e può essere automaticamente detratta se gli asset sono detenuti presso un intermediario italiano.
Nuove Regole e Regolamentazioni
Il regolamento europeo MiCAR è entrato in vigore, introducendo nuove tutele per gli acquirenti e venditori di cripto-attività. In Italia, Banca d’Italia e Consob sono responsabili della vigilanza sul mercato. Sono previste sanzioni penali per chi offra sul mercato ART ed EMT senza autorizzazione e sanzioni amministrative per violazioni del regolamento.
Conclusioni
Le cripto-attività rappresentano un’opzione di investimento sempre più popolare, ma richiedono una corretta gestione fiscale. Se avete domande o desiderate approfondire ulteriormente questo tema, non esitate a contattarci.