• BONUS NIDO E BABY-SITTER

    28 Febbraio / Senza categoria
    Cambia la
    formula del bonus bebè che si era configurato fino a ora come una cifra
    simbolica elargita a chiunque avesse avuto un figlio entro l’anno.
    Con la Riforma
    del Lavoro del Ministro Fornero
    , invece, per il prossimo triennio ad
    avere diritto a un indennizzo sono solo le mamme che scelgono di tornare a
    lavorare dopo i mesi della maternità obbligatoria
    .
    Per loro,
    per un intero semestre e, comunque, entro il compimento del primo anno del
    bambino, 300 euro netti al mese, da richiedere in alternativa al congedo
    facoltativo, spendibili per la retta del nido o per la baby-sitter.
    Nel primo
    caso, l’INPS verserà direttamente la quota alla struttura lasciando ai genitori
    l’onere di completare il pagamento. Nel secondo caso, la famiglia avrà
    l’obbligo di dimostrare che il bambino è effettivamente affidato a una tata
    durante le ore lavorative della mamma.
    Obiettivo della riforma quello di sostenere il lavoro femminile a fronte
    di un dato che vede il 24% delle donne rinunciare al posto di lavoro dopo la
    nascita del figlio.
    La stessa
    normativa prevede che anche i padri abbiano diritto a un giorno di paternità
    obbligatoria
    e due giorni di congedo facoltativo alternativi, però,
    questi ultimi a quelli richiesti dalla madre.
    Una piccola
    rivoluzione culturale (è la prima volta che in Italia si sente parlare di
    ‘paternità obbligatoria’) che ha lasciato, però, scontenti tutti dati i pochi
    giorni concessi al padre a sostegno della famiglia.
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